CRITICAL TEXT

TRENDS IN DESIGN

“A Casa”, n° 40, 2012

A reflection about the concept of “design trend” according to B. Burdek

Autore: Roberto Rota

Nel 2006 Burdek in uno scritto di teoria del Design, si esprimeva in termini assai critici ed ironici nei confronti di tutte quelle ricerche sui “trends” finalizzate a fornire consigli – di solito a caro prezzo- sulle evoluzioni dei gusti e degli stili. Meglio -scriveva- riferirsi alla “descrizione dei processi di cambiamento in atto nella società” al fine di capire come essi potessero influenzare anche il design…

Parlare di tendenza non significa quindi esattamente parlare di moda. La moda infatti è quella caratteristica di un sistema o di un fenomeno che si presenta con massima frequenza rispetto alle altre. Ha un supporto statistico dunque, è un dato che emerge da rilevazioni ex-post, fatte cioè a partire dalla misurazione di un insieme di fenomeni osservabili. Risulta pertanto facile discettare di quella che sia la moda in atto in una qualunque branca del design…Basta avere un campione sufficientemente ampio, ad esempio quello fornito da una fiera internazionale, et voilà, il gioco è fatto. Si tratta di calcolare qual sia il valore più diffuso…Mettersì lì, contare…

La tendenza invece, come dice Burdek, appartiene all’ambito del futuro, al campo della probabilità, o più ancora della possibilità…E’ qualcosa che possibilmente potrà accadere e che dunque va interpretato ex-ante a partire dai suoi segni iniziali, prima che si esprima in maniera chiara e  maggioritaria diventando appunto moda. Ogni moda è stata originata da una tendenza e dura finché le altre tendenze in atto, magari invisibili, magari flebili o magari imperiose non la scalzino portando in trionfo la moda successiva, inaugurando così un periodo di temporanea diffusione maggioritaria di una certa altra caratteristica. Certo è che per i designers e ancor più per quei  produttori che non seguano strategie di followership ( cioè di imitazione di altri produttori ) la tendenza è un dato assai più importante della moda. Perché parla di che cosa potrebbe accadere domani, parla di come innovare o di come proteggersi dagli imprevisti. Ed è comunque un parlare, quello della tendenza, assai prossimo alla doxa, all’opinione… Che a sua volta è una moda… La questione si presenta alquanto complicata quindi…Di fatto la possibilità di affermare con certezza come evolverà un oggetto è dibattuta.

Non vi è accordo persino nell’ambito di metodologie euristiche e di problem solving estremamente sofisticate, come nel Triz, che permettono di avere un’idea su come evolverà un sistema tecnico; e se non vi è accordo sull’ evoluzione dei sistemi tecnici, figuriamoci nel caso del Design, o ancor più del design del mobile, un fenomeno essenzialmente sociale e culturale, aperto e soggetto alle influenze di molteplici variabili esterne.

Sono nel metrò di Londra. Fermata South Kensinghton, vicino al Museo di Storia Naturale e al Victoria and Albert Museum, dove andrò a vedere un altro evento di questo Festival del Design. Bello, non c’è dubbio. Al punto che finisco davvero per ritenere interessante discettare sulle differenze tra moda e tendenza.

Quanto è lontano il tempo in cui ci sbucciavamo le ginocchia giocando, fuori, e ci sputavamo sopra, convinti che così guarisse.